ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL PAT E ALTRO ANCORA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

In questi mesi ho avuto altro a cui pensare e ora visto, lo svolgersi degli eventi, mi permetto di fare alcune precisazioni anche se il discorso potrebbe essere molto più ampio su quello che leggo sul blog di Borso Viva con Zordan. Non nascondo che avevo stima di Ivano, ma dopo gli ultimi suoi atteggiamenti e prese di posizione, non posso che ammettere di avere sbagliato e me ne rammarico. Pazienza sbagliare è umano. 
Ricordo solo che quando è stato proposto dal Sindaco Fabbian quale componente la commissione di indagine per le biomasse, a non essere daccordo erano il suo gruppo. Tralascio  i lavori della commissione e il risultato che abbiamo deciso di condividere e delle  considerazioni che ci siamo scambiati sui "compagni di viaggio" reciproci.

Il tema di oggi è diverso e quello che stanno propinando alla gente di Borso del Grappa nel loro blog è una continuazione delle insinuazioni, affermazioni, cattiverie di anonima memoria apertamente condivise  e che nulla hanno a che vedere con un corretto confronto politico amministrativo. Si possono non capire certe situazioni o certi atteggiamenti, ma riferire o meglio (e mi ripeto) propinare falsità e ulteriori insinuazioni, la dice lunga su quello che si intende per democrazia partecipata.
Chi è eletto o nominato non è un despota, un duce, un sovversivo, fa semplicemente ciò per il quale è stato eletto o nominato.
Chi si pone sull'Aventino, rinuncia al proprio mandato e si assume tutte le responsabilità della scelta fatta e saranno gli elettori, se si riproporanno, a decidere se hanno fatto bene o male a dare le dimissioni.
La storia è sempre quella delle braccia, delle gambe, dello stomaco, della testa, e se un organo decide di non collaborale, chi ci rimette è il corpo.
E' fuorviante e tendenziosa l'affermazione che vi sono 233.000 metri quadrati di aree trasformabili nel PAT senza indicare il limite massimo di trasformabilità.
E' tendenzioso e falso affermare che alcune scelte relative ad aree industriali/artigianali si potevano confermare ed altre no se chi ci ha preceduto amministrativamente non ha avuto niente da ridire su quanto deliberato e approvato con i piani di livello Regionale e Provinciale di cui il PAT ne dovrà diventare  parte integrale e sostanziale rispettandone i principi e le finalità.
E' tendenzioso, falso e diffamatorio affermare che alcuni amministratori sono stati favoriti con delle scelte operate nella redazione del PAT.
E' falso considerare "elite" chi ha partecipato alla illustrazione del PAT a Cassanego mentre quelli che lo hanno "studiato" nelle  taverne o uffici tecnici sono brave persone disinteressate. Per inciso a Cassanego la riunione era per i soci militanti e consiglieri della Lega Nord che hanno avuto le stesse possibilità e gli stessi strumenti degli altri gruppi consigliari.

Sempre nel blog di  borso viva con Zordan abbiamo notato che si stanno adossando dei meriti quanto meno
singolari e relativi a delibere sia del Commissario Straordinario (quando per loro era ancora una brava persona) in particolare per la collocazione del Monumento ai Caduti di Borso.
Per loro è sufficiente citare un articolo su un quotidiano locale per adossarsi dei meriti senza minimamente citare gli atti prodotti dagli amministratori e dall'Assessore all'Urbanistica molto tempo prima.
Sempre Zordan e C. hanno chiesto e fatto una comparazione delle spese telefoniche tra la precedente amministrazione Ziliotto Zilio e la successiva Fabbian Igino. Peccato che i risultati non siano mai stati pubblicati altrimenti si veniva a sapere che l'amministrazione Leghista spendeva la metà della precedente.
Per non parlare della loro proposta sulle biomasse con il sostegno della Filiera Corta da loro invocata e rifiutata dalla Lega Nord compresi 4 dei dissidenti e non di Polo Mauro che stranamente non partecipava alle votazioni dei procedimenti amministrativi.

Nei prossimi mesi, forse avremo modo di dialogare, anche programmare quella poca autonomia finanziaria che viene demandata ai comuni. Chi lo vorrà, si candiderà per poter amministrare, certo che nella condizione in cui siamo, con le premesse di chi si sente Dio in terra e portatore di democraticità ovviamente di sinistra memoria, come purtroppo è già successo, o vince o continuerà all'infinito le accuse, le diffamazioni, le istigazioni. La nostra unica possibilità, se ci riusciremo sarà di "insegnare ai cittadini ad argomentare bene, a seguire la dialettica dei concetti, e prevarranno i migliori".

1° ottobre 2011                                                                                     Tarcisio Ziliotto